Parlavo con Bruno ieri sera, grazie ai sistemi informatici che ci permettono di vederci e sentirci, e salta fuori che anche la noia a volte può essere una spinta alla creazione. Ecco cosa è successo al nostro membro raccontato attraverso le sue parole.
Passi strascicati, mani in tasca, l’ansia malevola della noia obbligata intanto che si è obbligati al confino.
Un colpo d’occhio casuale ed eccole lì.
Tre immagini,tre riflessi, in esse uno stesso soggetto via via meno evidente che chiede a chi le osserva, cos’è il mio specchio?
Un quadro riflette la parete di fronte,un richiamo per uno scatto. Arrivare al secondo è un attimo,il rubinetto della cucina mi invita, mi volto e il bicchiere sulla tavola mi sorride non resisto,li unisce la parete di vetrocemento non posso dividerli sono tre sorelle.
Un computer, download e poi inseguire un’idea sfuggente ma sempre più nitidi man mano che ci si lavora. Nasce la “Riflessione sui riflessi”.
Vi lascio quindi godere le tre foto che Bruno mi ha inviato, sperando che anche a voi facciano nascere delle idee per sopravvivere durante questo periodo.